«Sono S. ho 33 anni, vivo a Bergamo, sono mamma di un bimbo di 5 anni. Vivo con il mio bambino. Cresco il mio bimbo con l’aiuto del suo papà, mio attuale compagno, anche se non vive con noi. Sono alla ricerca di un lavoro che possibilmente si concili con la famiglia e il bambino.

Prima di diventare mamma ho fatto diversi lavori come commessa, badante e baby sitter.  Attualmente usufruisco del reddito di cittadinanza e quando ne ho bisogno, il mio compagno ci aiuta. Vivo in un alloggio comunale, un contesto nuovo e ben tenuto. Il mio titolo di studio è la licenza media, grazie ad alcune esperienze lavorative sono riuscita a fare dei corsi di formazione quali l’Haccp.

Essendo inserita in un progetto di tutoring famigliare, le mie educatrici mi hanno parlato di questo nuovo progetto di propedeutica al lavoro e anche se all’inizio ho avuto delle difficoltà organizzative, una volta partita sono stata ben contenta di farne parte. Quando mi hanno proposto l’esperienza l’idea mi è piaciuta da subito perché conoscevo già l’ambiente e alcune delle persone che frequentano lo spazio. Ho potuto iniziare questa esperienza perché gli orari di apertura si conciliano con l’organizzazione familiare. 

Il clima che ho trovato al laboratorio è sempre stato leggero, ho trovato comprensione, il tempo scorre piacevolmente, mi sono sempre trovata bene con le altre donne. Mi piace lo scambio delle storie tra di noi, si stanno creando delle belle relazioni che vanno anche oltre il laboratorio. Le volontarie che frequentano il ProLav sono disponibili, gentili, comprensive. La motivazione iniziale a frequentare lo spazio me l’ha data l’educatrice che se ne occupa, lei è solare, dà consigli e rende leggero il tempo passato insieme. Il Laboratorio è un’esperienza che penso si utile sia per imparare delle nuove cose (cucire, catalogare nel modo corretto etc..) sia a capire bene l’importanza della puntualità, correttezza, dell’ordine e della trasparenza.

Per il mio futuro mi auguro prima di tutto di mantenere la serenità familiare, di trovare un lavoro che mi piaccia e che mi dia soddisfazione e indipendenza, che possa soddisfare i miei bisogni e quelli della mia famiglia. Mi piacerebbe lavorare come assistente familiare, un lavoro che sento nelle mie corde. 

Da un po’ di tempo mi sento molto più forte, più capace, sono serena e tranquilla, tutto questo grazie ad un percorso personale di crescita e aiuto, e l’essere diventata mamma mi ha cambiato tantissimo. Le mie priorità adesso sono il mio bambino e la mia famiglia, farò tutto quello che serve per garantirne serenità e tranquillità da tutti i punti di vista.»

Il progetto è sostenuto da Intesa Sanpaolo attraverso il Programma Formula in collaborazione con Fondazione CESVI.

Se vuoi scoprire il Programma Formula, visita forfunding.it